giovedì 29 maggio 2008

Il Foglio.it "Ritratto di Ermete Realacci"

Ermete Realacci – occhialino azzurro modello Franco Califano, spilletta verde Lega Ambiente, giacchetta di velluto anche nelle occasioni in cui gli altri, quelli che però non hanno stile, gli dicono: “Ermete, e che cazzo, una cravattina qui non guasterebbe” – è uno dei ministri più simpatici del loft e, anche se viene considerato un personaggio un po’ folcloristico, Realacci ha invece in mano un potere non indifferente. Perché è vero che non è facile trovare un ambientalista che in estate non riesce proprio a rinunciare alle gare di pesca subacquea; ed è vero che fu Realacci a definire “incredibile” e “straordinaria” quella rimonta del Pd che poi proprio straordinaria non fu alle ultime elezioni. Ma come tutte le pedine che un po’ pesano nel Pd, e Realacci pesa eccome, anche Ermete è a capo di una piccola fondazione di cui, in un modo o in un altro, fanno parte anche Diego Della Valle, Carlo De Benedetti e Alessandro Profumo. Proprio così. Perché gli altri saranno anche ItalianiEuropei, gli altri saranno anche special members dei magnifici Aspen institute, e Realcci invece no: lui è numero uno di una fondazione che si chiama Symbola e che come obiettivo non ha quello di creare “nuove strutture legate al Pd”, ma quello di “costruire un orizzonte della qualità e di uno sviluppo sano e duraturo”. Parole che dette così magari faranno anche un po’ sorridere, ma intanto provateci voi a scrivere un libro che non si limiti solo alla pur fondamentale scoperta dell’alba e provateci voi, poi, a farvi presentare quel libricino lì dalla tessera numero 1 del vostro partito.
Claudio Cerasa
29/05/08

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