mercoledì 12 marzo 2008

Vada pure, Mancini

Capire che la Coppa Campioni non è la Coppa Italia dopo aver perso agli ottavi di finale prima col Valencia, poi col Villareal (Villa che?) e ora col Liverpool, che tra undici sdentati in campo aveva solo un fenomeno e dieci formidabili esecutori, credo sia una ragione sufficiente per capire, per il Mancio, che quando tutte le squadre partono alla pari in una competizione (senza penalizzazioni, senza squalificati, senza frizzi e senza cazzi) l’ex capitano della Samp si dimostra quello che è: un ottimo, ex, centrocampista fantasista di ripartenza offensiva. In campionato si vincerà, si spera, anche quest'anno: anche se Siniša Mihajlović dovesse arrivare in panchina. Ma il dubbio che Mancini sia una specie di Hector Cuper – che per fortuna è già occupato a Parma – solo con la riga in mezzo in più; il rischio che il Mancio sia uno che capisca di pallone solo qualcosina in più del mai sufficientemente contemplato Orrico, il rischio, per uno che fa giocare a centrocampo quella pippa di Viera, che mette a sinistra quella pippa di Burdisso, che fa entrare un terzo attaccante solo a venti minuti dalla fine, che si ritrova davanti due torri spaventose come Cruz e Ibra e che in tutta la stagione avrà fatto fare sì e no due o tre cross a partita, il rischio che sia a/ rincoglionito. b/ incompetente. c/vittima di un complotto organizzato nello spogliatoio da Roy Hodgson, francamente, un po' c'è. E poi: ho già detto che da quando Roy Hodgson è arrivato all’Inter la cosa più carina che è capitata a San Siro è stata non vedere Georgatos il giorno del centenario? Ma lo sa Roy Hodgson che dire "io sono l'addeto ai rapporti internazionali dell'Inter" sarebbe come se Veltroni avesse nominato De Mita "Adetto ai rapporti democratici del Partito democratico?". Detto questo: Mancini vuole andare via? Magnifico, vada pure. Tanto – qui la lista completa di Camillo – uno tra Bianchi, Castellini, Lippi, Lucescu, Simoni, Suarez, Tardelli, Verdelli e Zaccheroni, mi volete dire che non sia ancora sotto contratto dell’Inter. Ma va là.

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