sabato 9 dicembre 2006

Oggi, Foglio, pagina 2: "A Singapore non si fanno figli e il governo si affida al porno del dr. Love"

Go ahead, try again”. Su, forza, provateci
ancora un po’, dice Yu, il dottore dei miracoli
chiamato a risollevare lo spirito ormonale
dello stato di Singapore anche con l’aiuto
di un po’ di pornografia. La storia è questa.
Dopo una lunga ricerca finalizzata all’identificazione
delle principali cause del misterioso
malessere che negli ultimi anni ha colpito
– con un certo impeto – la gloriosa nazione
di Singapore, un’autorevole commissione ha
spiegato qual'è il problema che ha portato
Singapore a una crisi interna così preoccupante.
A Singapore, spiegano gli esperti, non
si tromba più.
Nel 2002 il tasso di fertilità dello stato
asiatico aveva toccato il suo minimo storico
con una percentuale pari all’1,4 per cento,
molto inferiore – notano gli esperti – rispetto
al 2,1 per cento necessario per invertire
quel trend negativo. Hanno provato con gli
assegni per il primo bambino, per il secondo
bambino, per il terzo, per il quarto, ma
nulla. Hanno provato con le campagne di
pubblicità progresso sul sesso, ma niente. A
Singapore non si batte chiodo. E se lo si batte,
spiegano gli esperti, quanto meno non lo
si batte bene. L’ultima soluzione era quella
di chiamare il dr. Wei Siang Yu, conosciuto
negli ambienti mondani e ospedalieri di
Singapore e dintorni, come il dr. Love, denominazione
derivata dalle sue capacità innate
– spiega chi lo conosce – di essere in grado
di stimolare una miglioria della condizione
sessuale dei suoi pazienti. Con Yu si copula
di più, documentano gli esperti. Per assicurarsi
i servigi del prestigioso dottore (auto
proclamatosi “Guru del sesso”) cresciuto
in Australia e arrivato a Singapore dopo una
lunga esperienza conseguita attraverso l’organizzazione
di Resort erotici, vascelli del
piacere e programmi personalizzati per la
pianificazione dell’attività riproduttiva (uno
dei suoi migliori colpi è certamente stato
quello di inventare una sorta di cercapersone
in grado di squillare nell’ora e nel giorno
di maggior fertilità) il governo ha messo a disposizione
un budget di 185 milioni di dollari
per la progettazione di un’abile strategia
volta all’accrescimento delle prestazioni sessuali
della gloriosa nazione di Singapore. Il
programma del professor Yu, oltre al dispositivo
acustico fertilizzante, comprende
un’ampissima gamma di idee e di iniziative
utili a stimolare quella che lo stesso dottore
ha definito “una grave carenza di stimoli
sessuali” della nazione di Singapore. Il dr.
Love è molto attivo. In pochi mesi ha creato
un format televisivo (“Romancing Singapore”)
in grado di rendere celebri le coppie
più prolifiche, ha scritto alcuni libri e ha inventato
una playroom sulla cui descrizione
le cronache locali tendono però a non essere
troppo precise. Yu ha poi ideato dei pacchetti,
molto pratici, comprensivi di tutti gli
oggetti utili per una più idonea stimolazione
sessuale. I cittadini di Singapore hanno
poi avuto modo di apprezzare – con i propri
occhi – i frutti delle idee partorite dal dr.
Love. A Singapore, in poco tempo, sono arrivati
i topless bar, è stata organizzata un’esposizione
nazionale del sesso e, inoltre,
film come “Black Dahlia” vengono ora promossi
nelle sale con una particolare attenzione
a sottolineare la presenza delle “scene
più calde mai viste prima”. Ma l’ultima
trovata del dr. Love, che da due anni ormai
lavora a Singapore con un certo insuccesso,
è stata quella di creare un giornale, da molti
considerato pornografico, contenente illustrazioni
piuttosto dettagliate sulle grazie
maschili e femminili. Il giornale si chiama
“Love Airways”, costa circa 7 dollari, vende
8.000 copie e dovendo invogliare le coppie
di Singapore a congiungersi con un po’ più
di giudizio, non parla né di Nasdaq né di
Dow Jones e qualche tetta e qualche natica
sembra proprio che se le sia lasciate scappare.
Uno scandalo, se si pensa che a Singapore
la rivista Playboy è ancora proibita e
se si pensa che proprio due giorni fa è stato
messo sotto processo nella vicina Indonesia,
l’editore dell’edizione locale di Playboy,
Erwin Arnada. I singaporesi, effettivamente,
pur prolificando sempre con una certa timidezza,
sembra che abbiano iniziato ad apprezzare
il nuovo trend, tanto da essersi appassionati
al programma americano “Cheaters”,
dopo aver visto un episodio in cui veniva
illustrata la storia di una moglie bisex
che se la faceva con altre tre donne. La rete
che ha trasmesso il programma è stata poi
multata in maniera severa.
Ma il dr. Love non è amato da tutti. Pur
avendo contribuito a mettere in moto un po’
di testosterone, c’è anche chi osa mettere in
discussione l’efficacia di queste rivoluzionarie
tecniche di stimolazione riproduttiva, facendo
notare che mr. Love non è sposato, è
brutto e se è per questo, pur avendo una certa
età, non sembra che le sue teorie abbiano
avuto granché successo nella sua personalissima
vita sessuale dato che il dr. Love vive
ancora a casa con la mamma.
Claudio Cerasa

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