martedì 20 gennaio 2009

Il Foglio. "Come, quando e perché Max e Marini hanno programmato il dopo Walter"

Roma. Molte di quelle voci maliziose che in queste ore hanno raccontato di famigerati “piani” pronti per accelerare, già da oggi, la sostituzione di Veltroni alla segreteria del Pd potrebbero trovare conferma in un incontro che pochi giorni prima della fine dell’anno ha messo di fronte Massimo D’Alema e Franco Marini. Un incontro che alcuni parlamentari del Pd considerano il primo vero tentativo di arrivare alle elezioni della prossima primavera con forze nuove alla guida del partito: in altre parole, senza Walter Veltroni. E’ successo così che durante le feste di Natale il presidente della fondazione ItalianiEuropei ha deciso di andare a trovare l’ex presidente del Senato, per spiegargli in prima persona cos’è che non va e per suggerire allo stesso Marini la seguente soluzione: sostituire il segretario già prima delle europee. “Ti pare possibile – ha detto D’Alema – andare avanti per cinque mesi così?”. Per chi non fosse a conoscenza degli ultimi complicatissimi e in effetti poco appassionanti equilibri di potere tra le correnti del Pd, il fatto nuovo è che uno dei grandi sponsor e grandi difensori finora di Veltroni, Marini appunto, si stia muovendo in prima persona per promuovere il ricambio di leadership nel partito: Marini rappresenta il vertice più prezioso di quel solido triangolo politico che fino a oggi ha scortato W. nella sua avventura nel Pd – e che ai due vertici bassi ha Franceschini (vicesegretario del partito) e Fioroni (capo dell’organizzazione del Pd). Non a caso, nel breve incontro che i due hanno avuto durante le vacanze, più che le parole di Max sono state quelle dello stesso Marini a essere espressione diretta di una certa insofferenza nei confronti del segretario: “Io che ho sempre detto che bisognava aspettare oggi mi rendo conto che non c’è più nulla da aspettare”. Naturalmente, quando sentono parlare di complotti dalemian-mariniani i veltroniani sorridono e ti rispondono dicendo che non c’è nessuna alternativa a Walter, che i dalemiani sono sovrastimati, che i mariniani non contano più come un tempo e che Red comunque non ci fa per nulla paura. Sarà. Il fatto è che dopo l’incontro tra Marini e D’Alema la corrente degli insofferenti ha trovato un nome su cui convergere definitivamente. Niente Soru, niente Cuperlo e Nicola Zingaretti. Il nome su cui il “Pd degli insoddisfatti” punterà per il dopo W. è quello di Pierluigi Bersani: nome ora gradito non solo a D’Alema ma anche a Marini e che prevedendo in un ipotetico ticket l’affiancamento di Enrico Letta suonerebbe come una bocciatura sia per Fioroni sia per Franceschini. Raccontano dal Pd che Marini è “insoddisfatto” sia di come Franceschini ha gestito la sua vicesegreteria sia di come Fioroni ha gestito la macchina del partito. “I rapporti tra Marini e la coppia Franceschini-Fioroni non sono mai stati cattivi come in questi tempi. Marini – racconta un parlamentare del Pd, che chiede l’anonimato – crede che Franceschini non sia stato abile a costruirsi un profilo da prima alternativa a Veltroni. Per quanto riguarda l’organizzazione del partito il punto non è il peso quantitativo che i cattolici hanno nel Pd. Il punto è che quando si è in emergenza e quando per esempio il partito ha bisogno di commissari straordinari, i nomi che escono fuori sono sempre uomini vicini a Walter. Enrico Morando a Napoli, Massimo Brutti in Abruzzo, Vannino Chiti in Toscana, Achille Passoni in Sardegna. Inoltre – continua il parlamentare del Pd – c’è qualcuno che nel partito comincia a fare questo ragionamento e inizia a pensare che sostituire Veltroni prima delle elezioni potrebbe essere non solo una scelta politica ma anche una precauzione. Il rischio è che le indagini sul caso Romeo siano letali anche per la vecchia amministrazione comunale della capitale. Ed è evidente che l’impatto su un partito come il nostro sarebbe molto meno violento se il giorno in cui quelle indagini si concluderanno, a guidare il Pd non ci sarà più l’ex sindaco di Roma”.
Claudio Cerasa
20/01/09

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